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sabato 3 marzo 2007

LITURGIA

Dal momento che, anche questo sabato, non ci vedremo per la liturgia eccovi le letture e le spiegazioni... Leggete, per voi, non per noi...
PRIMA LETTURA
Dal libro della Genesi
In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: “Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle” e soggiunse: “Tale sarà la tua discendenza”. Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. E gli disse: “Io sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese”. Rispose: “Signore mio Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?”. Gli disse: “Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un piccione”. Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calavano su quei cadaveri, ma Abram li scacciava. Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco un oscuro terrore lo assalì. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abram: “Alla tua discendenza io dò questo paese dal fiume d’Egitto, al grande fiume, il fiume Eufrate”.
SECONDA LETTURA
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi
Fatevi miei imitatori, fratelli, e guardate a quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti, ve l’ho già detto più volte e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si comportano da nemici della croce di Cristo: la perdizione però sarà la loro fine, perché essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle cose della terra. [La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose. Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete saldi nel Signore così come avete imparato, carissimi!]
VANGELO
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. E, mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: “Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli non sapeva quel che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li avvolse; all’entrare in quella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo”. Appena la voce cessò, Gesù restò solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono ad alcuno ciò che avevano visto.
SPIEGAZIONE A CURA DI ALVISE BELLINATO
COME DIO SI MANIFESTA
Oggi la gente è molto attratta dalle presunte manifestazioni del divino: si precipita in massa in luoghi in cui sembra che la Madonna appaia, oppure va alla ricerca di fenomeni speciali o di persone che rivelano la presenza di Dio in qualche modo. Esiste una certa ricerca di fenomeni mistici, miracoli e manifestazioni del soprannaturale. Ma, oltre ai programmi televisivi, alle riviste specializzate ecc., la Bibbia cosa ci dice su questo argomento?La Scrittura parla molto chiaro delle diverse manifestazioni di Dio nella storia: ci dice come avvengono, cosa accade quando Dio si rivela, quali sono le reazioni degli uomini.Le letture di oggi, ad esempio, ci presentano tre manifestazioni di Dio, in contesti e modalità diverse. Analizzandole, possiamo forse imparare qualcosa per il nostro cammino quaresimale.
NELLA DESOLAZIONE: La prima manifestazione è quella che capita ad Abramo.Siamo in un contesto abbastanza oscuro. Abramo si trova in un momento cruciale della sua vita: Dio gli ha fatto una promessa grave e lui ha deciso di crederci.Ma non è facile.Le sicurezze accumulate nel corso di una vita sembrano crollare e deve abbandonare la sua terra, cioè tutto quello che per lui rappresenta certezza e futuro, il frutto del lavoro e della tradizione di famiglia.Ci sono delle domande insistenti nella mente e nel cuore: “Come faccio ad essere sicuro che Dio mi aiuterà?”. La tentazione è alla porta del suo cuore e batte forte.E’ notte fonda.Un torpore cade su di lui.Un oscuro terrore lo assale.Se volessimo interpretare questo quadro di insicurezze, domande, notte, torpore, oscuro terrore, alla luce della teologia spirituale, potremmo dire che qui ci troviamo in quello che S. Ignazio di Loyola (fondatore dei Gesuiti) chiamerebbe il classico momento di desolazione spirituale.Il suo consiglio è che nei momenti di desolazione è meglio non prendere decisioni importanti perché al 90% sarebbero decisioni sbagliate. Meglio aspettare, tenere duro, confidare in Dio, richiamare alla memoria le decisioni prese nei momenti di consolazione e pregare tanto Dio che ci venga in soccorso. Soprattutto sforzarci di pregare, di preparare l’incontro con Dio, che presto avverrà.Ed è esattamente ciò che fa Abramo: prepara tutto il necessario per celebrare quella che noi oggi definiremmo una liturgia. A noi moderni le modalità rozze di questa preparazione appaiono strane. Ma sforziamoci di vedere il significato profondo dei gesti di Abramo: obbedendo a un impulso interiore egli non si lascia vincere dall’oscurità e dalla paura: si dà da fare e organizza tutto il necessario per un momento di incontro con Dio, all’interno di un rito, di una specie di liturgia.E durante questo momento di liturgia avviene la manifestazione di Dio, l’oscurità svanisce, una “fiaccola ardente” illumina le tenebre della notte, le forze ritornano, la Parola risuona forte e chiara: “Io ti confermo la promessa che ti ho fatto”.Se leggiamo le pagine successive della Genesi, vediamo che Abramo, dopo questa esperienza di notte spirituale, continuò il suo cammino con il Signore e vide le promesse di Dio realizzarsi a una a una nella sua vita.Quella notte di oscurità e terrore è stata importante per lui: è stata la notte dell’alleanza. La notte in cui ha continuato a cercare Dio con fede.In mezzo alle prove.
NELLA CONSOLAZIONE: La seconda manifestazione che abbiamo ascoltato oggi, è quella del Vangelo.Il contesto è veramente opposto, rispetto a quello di Abramo.La luce è candida e sfolgorante.Appare la gloria.“E’ bello stare qui!” esclamano gli apostoli entusiasti.Si spera che il tempo non passi mai, perché è troppo bello assaporare la presenza di Dio in questo modo.Tutto è chiaro e sicuro: non ci sono più dubbi o domande.Si può udire chiara e distinta la voce del Padre che ci parla.Si vede Gesù luminoso e splendente.Finalmente si capiscono le cose come stanno: il velo è squarciato e tutto è chiaramente rivelato.S. Ignazio direbbe che questo è un momento di consolazione spirituale.Infatti, nella tradizione cristiana, la trasfigurazione di Gesù sul Tabor ë stata spesso usata come icona per esprimere quella fase della vita spirituale e umana, in cui ci sentiamo rafforzati da Dio, in cui la preghiera si fa più intensa, la grazia è sentita, la fede rafforzata.Potrebbe essere questo che accade in alcune parrocchie, durante gli esercizi spirituali quaresimali o in particolari momenti in cui, staccata la spina con i nostri impegni quotidiani, riusciamo a concentrarci maggiormente su Dio.La trasfigurazione è un momento “alto” della vita spirituale, avviene su un monte elevato, contrariamente al momento di “basso” vissuto da Abramo in pianura.Negli “Esercizi spirituali” Ignazio ci consiglierebbe di fare tesoro di momenti come questo, di “ricaricare le batterie spirituali”, di esprimere la nostra gratitudine a Dio e soprattutto di utilizzare questo momento per affrontare con coraggio rinnovato il prossimo momento di oscurità nel nostro cammino, che presto arriverà.Nel Prefazio della Trasfigurazione del Signore, la liturgia della Chiesa ci guida a dare questa interpretazione: “Dinanzi ai testimoni da lui prescelti, Gesù rivelò la sua gloria e nella sua umanità, in tutto simile alla nostra, fece risplendere una luce incomparabile, per preparare i suoi discepoli a sostenere lo scandalo della croce”.La trasfigurazione, quindi, serve a preparare i discepoli per i momenti difficili.La gloria contemplata aiuterà a rimanere in piedi nel momento dello scandalo.La luce incomparabile aiuterà a resistere alle tenebre del Golgota, dinanzi alla croce.La nostra memoria è un’arma a doppio taglio: può riportarci alla mente cose brutte del passato e gettarci nella depressione e nello sconforto. Ma può anche essere uno strumento per rafforzarci: il ricordo di ciò che abbiamo vissuto ci sostiene e ci conforta nei momenti duri, alimentando la nostra speranza e facendoci resistere. Ed è in questa seconda accezione che Gesù intende manifestare la sua gloria a Pietro, Giacomo e Giovanni. Li prepara ad essere le colonne della Chiesa, alimentando la loro speranza sul Tabor.
NEL QUOTIDIANO: Esiste poi una terza manifestazione di Dio.E’ una manifestazione di cui quasi nessuno si rende bene conto: molti cristiani non se ne sono mai accorti e non l’hanno mai nemmeno immaginata. Ma è reale e autentica.Dio è presente in noi, con il suo Spirito, dal giorno del Battesimo. I nostri corpi sono tempio della sua gloria.S. Paolo parla di questa manifestazione dello Spirito in questi termini: “Lo Spirito intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili”. Anche quando dormiamo, lo Spirito è dentro di noi e continua a pregare.Questa manifestazione non avviene attraverso una “fiaccola ardente”, come accadde ad Abramo. E nemmeno attraverso lo sfolgorio di vesti e il trionfo di luce, come accadde ai tre apostoli sul Tabor.E’ una manifestazione silenziosa: la presa di coscienza che Dio è in noi, che il suo Spirito vive nei cuori e ci orienta al bene, se ci lasciamo guidare dal suo influsso.Se capissimo questo, cesseremmo di cercare manifestazioni di fuori.Da qui nasce l’offerta del nostro corpo, come sacrifico vivente, santo e gradito a Dio, da qui possiamo comprendere le parole della seconda lettura: “Egli trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose”.Il nostro corpo è un tempio prezioso: alla fine anche in questo corpo Dio manifesterà visibilmente la sua gloria, come ha fatto nel corpo del suo Cristo. Per il momento questa gloria c’è, è reale. Si chiama Spirito Santo. Ma è una gloria che spesso dimentichiamo o non sappiamo vedere.Durante la Quaresima noi ci sforziamo di far sì che Dio si manifesti in noi, attraverso le opere di conversione, misericordia e penitenza quaresimale. Cerchiamo di vivere questo tempo santo come una occasione in cui l’opacità del corpo si attenui e lasci traspirare un raggio dello splendore che la inabita: la presenza di Dio.E’ questa presenza che siamo chiamati a portare ai nostri fratelli nel bisogno.“ASCOLTATELO!”Nella depressione di Sodoma, sulla vetta del Tabor, nella pianura di Canaan o nella nostra vita quotidiana, Dio si manifesta quindi in diversi modi.Preghiamo perché le parole che il Padre ci ha detto oggi: “Questi è il Figlio mio, l’eletto: ascoltatelo” possano adempiersi in noi e perché possiamo avere occhi per vedere la sua manifestazione e orecchie per ascoltare la sua voce.
Buona liturgia!
Gli Edu

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao ALE&GAB,devo dire che ho riflettuto sulle parole di queste lettutre sono molto signiicative.
ma ora devo farvi una comunicarione(nn vi arrabbiate):"oggi nn posso venire all'incontro",ho avuto un imprevisto cmq mi dispiace tantissimo di mancare perche' mi e' piaciuto troppo quello della scorsa settimana mi sono sentita abbastanza partecipe.avrei preferito non mancare.ci sentiamo...cmq nn penso che domani ci vedremo perche' nn so se lo sapete ma ho le gare...e ho tanta paura...di sbagliare e fare come a natale quando ho preso quella enorme,gigantesca,orrenda e pazzesca steccata.ancora me ne vergogno...lasciamo stare.beh allora ciao
baciiiiiiiiiiiiiiiiii
vi voglio troppo bene!!

gabedu ha detto...

Non ti preoccupare per le gare... andrai forte!!!!!!!
Andrete tutte benissimo, ne sono certo!
Ok... per ieri va bene... ma confido nel tuo ritorno dalla prossima!

Anonimo ha detto...

ciao raga'!oggi finalmente e' finito tutto.devo dire che non abbiamo raggiunto un grandissimo risultato...
al primo siamo arrivate 4,al secondo 2!!!!
va bene vuol dire che andremo meglio la prossiama volta anke se per me siamo gia state grandi,vuol dire che i giudici non hanno saputo riconoscere la vera bravura...non sono modesta pero' e'la verita' siamo state brave e ci siamo impegnate tantissimo e poi e poi ci ho messo l'anima!!beh ora ci vediamo.
ah!volevo ringraziare GABBRIELE e la prossima volta non ti preoccupare che non manchero' saro' li in prima fila.
baciiiiiiiiii
vi voglio tanto bene!!

Anonimo ha detto...

ah!cmq volevo sapere come era andata l'esperienza di sabato vi siete divertiti?non vedo l'ora di poterci venire anke io,veramente...
vi voglio tanto bene
-ROSS-

gabedu ha detto...

l'importante e fare le cose con l'anima... poi i meriti verranno premiati...
e comunque un secondo posto non è da buttare...
avete tutto il tempo ed i mezzi per migliorare...
le sconfitte devono servire da stimolo per le future sfide...

Anonimo ha detto...

ciaooooooooooooooooooooo
sn felicissima........!volevo dire solo una cosa a ROSA:non è vero che i giudici non hanno saputo premiare...se dici ciò, vuol dire che noi abiamo fatto schifo.....! e non è vero...! anche io c'ho messo l'anima, forse più di tutte le altre volte, ed è per questo che sono felice..! non so se qualcuno leggerà mai questo post.. spero tanto di sì, perchè è una delle campionesse regionali che stà scrivendo.....SCHERZO!!(no, vabbè, è la verità).....cmq vi voglio troppissimo benissimo, scusate se non sn venuta sabato e domenica, ma cm sapete sn stata impegnata.......!
un bacionissimo.............
MARTINA

Anonimo ha detto...

ciao Marty mi dispiace che tu abbia inteso male quello che ho detto o meglio forse mi sono espressa io male.cmq ci tenevo a dirti che non hai per niente fatto skifo.quello che volevo dire e' che mi sono impegnata anke se sono consapevole di non aver dato il 100%,ma solo il 40%!ci sono un po rimasta male pero'...
e cmq cara MARTINA quello che ho detto non era per niente riferito a te vuol dire che se siete arrivate prime ve lo meritavate complimenti.cmq ieri ho saputo da SIMONA(la mia insegnante di ballo)che uno di quei gidici ci ha dato il voto massimo sia per la tecnica che per la coreografia,quindi vuol dire(almeno penso)che non abbiamo fatto proprio skifo ma almeno a qualcuno siamo piaciuti.
perdonami MARTY ma nn volevo offendetri,ma nn era proprio rifarito a te ciaoooooooooooooooooooooooooooooooo

Anonimo ha detto...

caio raga' sono davvero delusa...
nn stiamo facendo un grande lavoro di gruppo,hanno ragione ALE&GAB quando dicono che nel momento in cui dobbiamo fare qualcosa ci ritiriamo subito indietro!sì sì HANNO RAGIONISSIMO.cmq la prossma volta cerchiamo di essere tutti e non presentarci sempre con le stesse scuse.
o mi dispiace che non ci sarete tutti,veramente!!!!!!!!
baci baci
vi voglio troppo beneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

E l'anima canta







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